Valutazione del merito creditizio da parte degli Istituti di credito. Corresponsabilità nella determinazione dello stato di indebitamento
Prima di chiedere un prestito è necessario fare una valutazione della sostenibilità delle rate, valutare cioè se le proprie entrate sono sufficienti per pagare le rate nel tempo.
È fondamentale un'accurata pianificazione che consideri spese ed entrate.
Detta analisi è chiamata valutazione di sostenibilità ed è importante per poter intercettare tempestivamente le prime difficoltà.
Anche gli istituti di credito, prima di concedere un prestito, sono tenute a valutare la capacità di rimborso, il così detto "merito di credito" al fine di assicurarsi che gli impegni assunti dal cliente siano coerenti con la sua situazione finanziaria.
L'obbligo di verifica del merito creditizio (Art 124 bis e 120 undecies, T.U.B.) impone al finanziatore di procedere preventivamente alla verifica della sostenibilità del finanziamento attraverso le informazioni ricevute dal consumatore o, in mancanza, avvalendosi di banche dati pertinenti, al fine di evitare di immettere nel mercato prodotti rischiosi, ossia senza un'adeguata valutazione, solo allo scopo di trarne profitto trasferendo altrove il rischio di insolvenza.
Il legislatore, con il nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, ha attribuito rilevanza alla suddetta valutazione sia dal lato del debitore, impedendogli l'accesso alle procedure, qualora abbia assunto debiti senza la ragionevole possibilità di adempierli, che dal lato del finanziatore attribuendogli una corresponsabilità nella determinazione dello stato di indebitamento con alcune importanti conseguenze in sede di approvazione del piano.